Spalare la neve: è la situazione più pericolosa, per le continue flessioni e torsioni della colonna e per il peso della neve.
- Mettetevi sempre il busto. Se non l’avete, è la prima cosa da acquistare oggi (strap anteriore in velcro, cotone elasticizzato, 4 stecche posteriori).
- Evitate più possibile movimenti ampi di rotazione, come per lanciare la neve più lontano possibile: portatecela, muovendo le gambe.
- Vestitevi a strati, man mano che vi riscaldate togliete indumenti.
- Interrompete spesso il lavoro facendo delle estensioni della colonna (secondo McKenzie, gambe aperte, mani sui fianchi, andate indietro con la schiena).
- Dopo aver sudato, fate una doccia calda. Il sudore è un espediente per raffreddare il muscolo che si è riscaldato troppo lavorando, ma se il muscolo si raffredda troppo, rischiate una contrattura.
- Se comunque dopo aver spalato avete un certo risentimento lombare, mettetevi sdraiati a pancia sotto per 5-10′ e se ci riuscite anche sui gomiti (inarcando quindi la schiena in lordosi). Se il dolore non diminuisce o compare anche lungo la gamba, telefonateci…
In auto: con la neve guidare è molto più complicato: le portiere sono bloccate, (basta un po’ d’acqua calda presa dal rubinetto di casa per aprirle) il parabrezza si ghiaccia e le spazzole non puliscono (basta aggiungere un po’ di alcool nella vaschetta del liquido lavavetri), la concentrazione alla guida è al massimo, ma in tutto questo non potete dimenticarvi il rotolo lombare da mettere nell’incavo della lordosi.
Camminare: sul ghiaccio il rischio di cadere è alto. Guardate dove mettete i piedi, fate passi piccoli, le braccia devono essere libere per avere più equilibrio, lasciate a casa la borsa d’ufficio e mettete tutto in uno zainetto (anche per andare a fare la spesa).